Gennaio 2021

Nel pomeriggio inoltrato il tramonto mostra tiepido il suo splendore, la stazione mi sorride da lontano e nell’ascoltare il brusio delle luci al led sospese sul soffitto del treno percepisco un barlume di vita. Fuori dall’acqua i pesci ballano come sirene in mezzo alla tempesta e nel viaggio della mia vita avverto una sensazione, quasi di quiete, quasi terrena (come essere viva!). Si affievolisce l’opalescenza e il mattino successivo c’è qualcuno all’ingresso, c’è qualcosa nell’aria – un cambiamento, c’è un vento freddo che accompagna il mio pensiero e mi sussurra. Sussurra stretto e morde la mia pelle: “Benvenuta nel mondo reale piccola”, e culla con sé le foglie a terra, le porta in vetta, in alto nel cielo nel benessere e quando una di loro tocca le mie dita, quasi mi fermo a pensare, a riflettere. Un sussulto: ho dimenticato un libro. Ho lasciato scorrere le lancette dell’orologio troppo velocemente. Si schiarisce nel cielo la notte, scende la nebbia, inizia un nuovo giorno e nel mese di gennaio così deserto e strano; un pensiero positivo attraversa la mia mente. Un piccolo tassello del puzzle torna al suo posto, si illumina. Avrei voluto un attimo in più per capire la direzione delle vibrazioni nell’aria, per capire la realtà distorta che mi circonda, per poterti abbracciare e perdermi nella folla attualmente inesistente in questa stazione deserta troppo piccola per ospitare grandi sognatori come noi. (…)

– Lilith Hendrix