Recensione: “L’isola di Pietra”

Cari lettori, vorrei lasciarvi il mio pensiero per il libro “L’isola di Pietra”.

Titolo: L’isola di Pietra

Autore: Francesca Gerla

Editore: Homo Scrivens

SINOSSI

L’isola di Pietra è un romanzo sull’amore e sulla maternità, sulle scelte personali e sull’origine del desiderio; in breve, sulla possibilità di vivere la vita come un’eterna ricerca della propria strada. Tutto, sullo sfondo di una Ventotene che si fa personaggio, che amplifica la sensualità della protagonista, Pietra, figlia della notte e della natura, con i suoi rumori e i suoi silenzi, e gli infiniti profumi della macchia mediterranea. «Questo romanzo racconta la maternità scarnificandola del sacro, la denuda e te la schiaffa sotto il naso per quel che è: difficile, complessa, contraddittoria, qualcosa di enorme che ti riempie e poi ti svuota, e poi ti riempie di nuovo». (dalla prefazione di Lorenzo Marone)

“L’isola di Pietra” è un romanzo scorrevole e lineare, è diviso in parti ed in ognuno di queste sezioni sono presenti retroscena particolari e imprevedibili.
La narrazione, inoltre, è attenta alla percezione delle emozioni della protagonista, mostrando una profonda delicatezza.
Due cose che mi vengono in mente pensando a questo libro sono infatti: profondità e delicatezza, soprattutto nella narrazione del parto e delle sensazioni percepite e vissute dalla protagonista.
I personaggi sono definiti e non sono descritti troppo dettagliatamente, questo aspetto non appesantisce la lettura ed è stato molto apprezzato da me.
Ciò che l’autrice racconta sono i momenti finali di una gravidanza, partendo dal passato, raccontando il tormento e il desiderio di avere in grembo una creatura.
È una lettura che ho apprezzato molto e su cui ho riflettuto. Lettura consigliata!

– Lilith Hendrix

(In collaborazione con Saper Scrivere)

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