Recensione: Crudezza

Cari lettori, vi lascio la recensione di un libro dal titolo insolito che mi ha incuriosito fin dal primo momento in cui mi è stato proposto per la lettura, “Crudezza” di Stefano Orsolini.

Titolo: Crudezza

Autore: Stefano Orsolini

Editore: Mauro Pagliai

Collana: Le ragioni dell’Occidente

Data di uscita: 19 gennaio 2019

Pagine: 240; prezzo: 11,40 (copertina flessibile)

ISBN-10: 8856403994

ISBN-13: 978-8856403992

TRAMA

Portatrice di bellezza e di mistero, la donna è l’Alfa e l’Omega dell’esperienza umana su questa terra. Per mostrare la superiorità intellettuale ed emotiva del “gentil sesso”, l’autore attinge a fonti filosofiche e letterarie – dalla Genesi fino ai tempi moderni – e soprattutto a storie di donne, vere o di finzione, che hanno lasciato una profonda traccia nella nostra cultura. Una galleria di ritratti vividi e vite esemplari, da cui emerge una realtà netta: di fronte a un uomo spesso banale, prevedibile e tutto sommato modesto, la sua controparte rappresenta la novità, la profondità, il coraggio. Un inno al mondo femminile, con la sua armonia e grandezza, e allo stesso tempo una denuncia contro tanti vincoli, abusi e violenze di oggi e di ieri, e contro quella misoginia più o meno strisciante che tuttora affligge la nostra società.

 “Crudezza” è una lettura che adotta una descrizione in prima persona, è caratterizzata da un flusso di coscienza, pensieri e interrogativi. È… Un’analisi approfondita sulla vita! Una riflessione attenta su chi siamo stati e chi saremo! Ho notato una vena poetica che aleggia durante la narrazione, con punte di tormento interiore. Questo libro, a tratti astratto, è artistico e poetico. La donna: la madre è una delle figure che compare con ammirazione. Nel corso della lettura è ricorrente con un tono di rammarico e nostalgia. Essa è la figura che spicca su tutte. Una madre, una infermiera, una nonna, una donna qualunque incontrata per caso da cui nasce un legame profondo. E poi, un evento caratteristico che porta con sé illusione ed euforia, durante la narrazione si alternano due voci. Questo libro è una analisi attenta sulla vita attraverso gli occhi di tutti i giorni e delle piccole cose. Viene adottato un tipo di scrittura approfondito dai toni drammatici, è un libro riflessivo con tanti punti su cui pensare alle radici della nostra esistenza. Questo è un libro che vale tanto, dalla prima all’ultima pagina. Consiglio vivamente la lettura.

Estratto:

“Guardai nuovamente il cielo. Si era fatto leggermente più scuro. Il respiro del mondo. Una foglia si posò, per qualche istante, sul vetro della finestra, giusto il tempo di farsi notare. Qualche attimo e poi riprese la sua corsa verso il nulla, trasportata dal 78 vento, sradicata dalla scelta. Eppure avrei potuto vedere la libertà, in quel suo fl uttuare così casuale. Non ci riuscii. La danza di quella foglia era quanto di più vicino allo schiavismo si potesse immaginare. Forse ero solo io che la vedevo così, forse era perché avevo perso l’infinito.”

“Ci fu un bacio, poi silenzio e vuoto. Riflessioni, intimità mentale, pensieri, speranze e paure si scontravano nell’aria dandosi alla pazza gioia, scatenando nella nostra mente un’apoteosi di sensazioni, in guerra tra loro per una causa comune, nemiche ma amiche, in conflitto per l’amore. Conflittualità e concordanza; destini accomunati dal fallimento e dalla mediocrità; vite buttate via che trovavano un motivo per esistere in una fredda notte di inverno. Entrambi stavamo realizzando di esserci innamorati, e per entrambi quella cosa sembrava del tutto impossibile. Forse era un sogno, forse un incubo, una scusa fi ttizia usata come scudo verso l’infelicità crescente. L’unione di due strade in un’unica strada era tanto possibile quanto temuta e, allo stesso tempo, sperata. Nessuno apriva bocca per paura di dire quello che pensava. Si affidava meschinamente alle labbra quello che avrebbero dovuto dire le parole.”

L’AUTORE

Stefano Orsolini è nato a Lucca l’11 ottobre 1995. Attualmente studia psicologia clinica e neuropsicologia presso l’Università degli Studi di Firenze.

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– Lilith Hendrix

(In collaborazione con Saper Scrivere)

Per proposte di collaborazioni, recensioni, informazioni, consigli: lilith.hendrix@gmail.com