Isolato

Cari lettori, oggi vi lascio la recensione di un libro che mi ha incuriosito fin da subito, “Isolato” di Marco Arcangeli.

Titolo: Isolato

Autore: Marco Arcangeli

Anno edizione: giugno 2020

Casa editrice: PAV Edizioni

TRAMA
Isolato è un mulo testardo. Come tutti i muli, del resto. Orfano dalla nascita, la solitudine è l’unica figura che l’accompagna fino a quando non conosce il padrone, un uomo dal “buffo cappello in testa da cui spiccava una piuma marrone bella dritta”. Assieme, affiorano in lui tutti quei sentimenti negati dal fato e, in breve tempo, diventa l’unica vera persona su cui poter contare.
Scoprendo il calore della fiducia, però, si rende conto anche di quanto sia facile perderla. E in quel momento, di nuovo solo, decide di reagire.
Durante il suo percorso, tra alti e bassi, si imbatte in un ragazzino, a prima vista molto diverso dal padrone. Ma sarà poi davvero così?
Un racconto personale di un mulo, della sua solitudine e della sua battaglia; tra sofferenze, ricordi e piccoli momenti di felicità, questo cammino tra le montagne alpine in tempo di guerra lo porterà a farsi delle domande e a capire che l’aiuto è qualcosa di spontaneo, perché, con la persona giusta al nostro fianco, l’esserci non dev’essere neanche chiesto. Qualunque sia il cammino, nessuno potrà mai farcela da solo.

“Isolato” è un libricino di 150 pagine, veloce e semplice da leggere, forse un po’ difficile da capire.
Siamo negli anni quaranta, all’inizio della guerra e c’è un mulo che, tra un bombardamento e un incontro strano, crea un legame profondo e indissolubile con il suo padrone. Con il passare del tempo, però, nella sua apparente ingenuità, si troverà davanti ad un mondo crudele e poco affine alla sua personalità. Ciò che spicca maggiormente è la solitudine, l’inadeguatezza, un senso di abbandono e la stranezza della situazione.
Questo è un libro particolare, è narrato in prima persona ed è il resoconto dell’inizio della guerra da un punto di vista diverso dal solito, con una attenta analisi interiore.
Viene mostrato il punto di vista di un mulo, forse perché l’uomo stesso è stato un animale in quegli anni o perché spesso bisogna estraniarsi per poter capire a pieno un determinato evento. Fatto sta che l’autore è stato in grado di creare un ponte tra l’essere umano e l’animale attraverso una rete di sentimenti fitti e mai banali, attraversando le vicende drammatiche della guerra e le sue conseguenze. Penso che l’interpretazione di questo libro sia abbastanza personale, vengono trattati temi molto forti e delicati.
Ben scritto, libro curioso, originale! Consigliato!

Estratto:
“Vagavo in solitudine, come un’anima perduta tra le pene dell’inferno. La mia mente era un foglio bianco su cui neanche il più nero degli inchiostri avrebbe potuto scrivere. Avevo eretto uno scudo di protezione dal mondo esterno pieno di morte e sofferenza, come a voler preservare ancora quella flebile fiamma di anima che mi manteneva ancora in vita. Per il campo si aggiravano solo uomini grigi.”

Potete acquistare questo libro sul sito di PAV Edizioni

L’AUTORE
Marco Arcangeli, classe 1988, nato e cresciuto a Torino, lavora a Reggio Emilia e vive a Parma. Laureato in ingegneria, scrive da sempre – spesso in metafora – traendo le vicende dalla propria vita privata. Questo primo romanzo breve ne è un esempio, nato dalla necessità di mettere nero su bianco una storia scritta nel modo più onesto possibile.

– Lilith Hendrix


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