Rola: Un estraneo, il mio corpo

Cari lettori, vi lascio la recensione di “Rola: Un estraneo, il mio corpo”, di Luciana Balducci.

Titolo: “Rola: Un estraneo, il mio corpo”

Autore: Luciana Balducci

Editore: Independently published (12 giugno 2020)

Pagine: 208

TRAMA

Rocca di Papa 1958. Una ragazza di 27 anni, alta, bionda, elegantemente fasciata in un tubino nero, una collana di perle ad accarezzarle il collo e un paio di decolté di pelle con un tacco vertiginoso, molto sexy, entra nell’Ufficio di Stato Civile. Porge il documento di identità all’impiegato, il quale lo apre, lo legge…poi lo rilegge ancora, spostando lo sguardo dalla carta alla ragazza.

«Scusi, ma qui ci deve essere un errore; questo documento non può essere suo».

«No, guardi, è proprio il mio documento ed è il motivo per cui sono qui».

«Mi scusi, ma continuo a non capire».

«Come può vedere sono una donna, perciò vorrei che potesse rilasciarmi un nuovo documento di identità».

Chi è quella donna? Cosa le è accaduto prima di quella mattina?

Qualcosa è avvenuto.

Luciana Balducci tesse i fili della storia personale che condurrà quella donna a coprire una distanza immensa tra quello che era e ciò che diventerà, attraverso un percorso impervio, pieno di dolore e vergogna. Grazie alla sua ostinazione raggiungerà il tanto agognato riscatto sociale, per sé stessa e per gli altri: di tutti colori che cercano il loro esatto posto nel mondo.

Ne fu appagata?

Se potessi racchiudere la risposta in poche righe, mi affiderei ad un celebre passo di una poesia di Emily Dickinson “Bevvi un sorso di vita. Vi dirò quanto lo pagai: precisamente un’esistenza. Il prezzo di mercato, dicevano”.

Questo libro è diviso in due parti: la storia (quasi) biografica di Rola e uno spin off ambientato nei nostri giorni. La narrazione, anche se, sinceramente, a volte la ho trovata confusionaria e poco dettagliata, è in prima persona ed è delicata. Questo libro viene fuori da ritagli di giornale, vecchi racconti e testimonianze: è un ponte tra passato e presente, mostra in piccola parte l’evoluzione della transazione negli anni. I temi trattati sono molto importanti e sono uno spunto di riflessione sull’argomento. La transizione è un argomento spesso ignorato, poco discusso, un po’ per paura, un po’ per le poche informazioni disponibili. Questo libro ha poco più di duecento pagine, è un ottimo punto di informazione a livello storico e la narrazione in prima persona lo rende ancora più personale e coinvolgente. Vi consiglio di leggerlo, è un libro intenso, viene messo in mostra un lato caratteristico e determinato del personaggio, intento a raggiungere il suo obiettivo. Lo spin off, invece, vuole essere il collegamento perfetto tra passato e presente, per capire come è mutata la società negli anni. Questo libro non è di difficile comprensione, credo sia adatto per tutte le età. Oltre ad avere una importanza storica, attenendosi a fatti realmente accaduti, ha importanza culturale, è riflessivo e in grado di andare oltre il classico genere biografico. Un altro punto fondamentale di questo libro è la morale che porta con sè: essere se stessi non è necessario, è fondamentale! Nonostante i pregiudizi e le brutte avventure che la vita ci riserva, non bisogna mai arrendersi e bisogna sempre lottare per portare avanti i nostri sogni, andare alla ricerca del nostro equilibrio e, soprattutto, mai giudicare gli altri per le loro scelte e il loro aspetto.

L’AUTORE

Luciana Balducci è nata e vive a Bari dal 1970. Ha pubblicato con il miolibrokataweb il racconto “il cuore oltre l’ostacolo”, con Eretica Edizioni il romanzo “In un qualsiasi mattino di settembre” (2016), con la casa editrice Nulla Die, il romanzo “Il lieto fine”, infine ha appena pubblicato in self il romanzo “Rola – un estraneo il mio corpo”.

– Lilith Hendrix

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