Recensione: “Nugae” di Marika Addolorata Carolla

Apre ufficialmente la sezione “Recensioni”, oggi vi parlerò di “Nugae”, silloge di Marika Addolorata Carolla.

 

Autore: Marika Addolorata Carolla

Titolo: Nugae

Casa editrice: Aletti Editore

Anno di pubblicazione: 2016

Genere: Silloge

Collana: “Gli emersi – Poesia”

 

“I figli di nessuno lottano […] non si arrendono mai”

“Permettere la caduta sarebbe la fine”

“Lottate ogni singolo istante per continuare a vivere, allontanate con il pensiero la morte imminente, costruite menzogne”

“Si dovrebbe vivere per amare […] perché il tempo è breve”, recita l’autrice in alcune poesie.

Marika Addolorata Carolla è una giovane autrice che ho avuto il piacere di scoprire poche settimane fa e devo dire, con tutta sincerità, che è una persona davvero meritevole. Lo stile che usa nella sua scrittura è chiaro, semplice, lineare, preciso e mai banale. Nella silloge “Nugae” l’autrice non affronta un unico tema ma varia. Al centro di tutto c’è l’Amore, questa giovane penna mostra tutte le possibili sfumature di questo sentimento così bello quanto complesso. La Carolla affronta principalmente il tema dell’Amore, mostrando i retroscena, ovvero il dolore, la felicità, l’abbandono, la solitudine, la morte e la rinascita interiore. L’amore non viene inteso solo come amore tra partner, ma anche amore in senso di amicizia, nei confronti della famiglia e di se stessi. Ed è qui che l’autrice vuole andare a sottolineare qualcosa, l’amore verso se stessi è importante, è fondamentale.

“E’ la ninfa vitale, si chiama Amore”.

“Nugae” è la prima silloge di Marika Addolorata Carolla, è disponibile per l’acquisto sullo shop della Aletti Editore, IBS, Mondadori Store, Feltrinelli, Google Books, e tante altre librerie fisiche e online.

Vi consiglio vivamente di leggere questo libro, è pieno di emozioni e sentimenti che accomunano ognuno di noi, “il filo conduttore dell’opera della Carolla è il cuore”. Inoltre, vi invito a seguire l’autrice sulla sua pagina facebbok: Come il mare in tempesta.

– Lilith Hendrix