Passione Solitaria
Piccoli e sterili gambi di fiori appassiti
Chiedono un ballo ai leggiadri papaveri
Una danza tetra
Crea stupore tra i dorati steli del grano.
Mi rincorrono pensieri salmastri
Di deboli fuochi fatui
Nati nei luoghi dell’abbandono
A me tanto cari.
Cala la nebbia
E tutto intorno, all’unisono
Tace. Quiete.
M’inebria
Un profumo aspro di lamponi.
Scorre lento come il tempo
Il sangue nelle mie vene.
E vado via, lontano
Lasciando indietro
I miei più cari ricordi dannati
Divorati dall’egoismo.
– Lilith Hendrix
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