Intervista alla scrittrice Ilaria Scatozza

Ciao Ilaria, benvenuta! Ti va di presentarti? Chi sei e cosa fai nella vita?

Ciao a tutti, mi chiamo Ilaria e nella vita sono una pizzaiola. Lavoro per Alice pizza a Milano e devo dire che è un qualcosa che non mi aspettavo nella vita.

Mi sono laureata in beni culturali perché appassionata di arte e non avendo trovato sbocchi in quel campo, mi sono dovuta adattare. Riesco però tuttavia nel mio lavoro a trovare comunque spazio per l’arte. Fare la pizza è un’arte e la nostra azienda ci permette di essere molto creativi nel nostro lavoro. Non è difficile quindi immaginare la teglia come un quadro, da riempire di colori con tonalità differenti creando un qualcosa che in qualche modo è unico.

Puoi parlarci della tua opera “Una pietra per amarti”, da dove nasce l’idea del romanzo, ambientato nel 1825?

Ho cominciato a scriverlo all’università. Tutto è iniziato per gioco in realtà. Leggo spesso romanzi ambientati in epoche anteriori con storie d’amore appassionanti e dopo l’ennesimo romanzo romantico ho deciso di provarci anche io. In realtà non avevo in mente di scrivere una vera e propria storia, più un estratto o qualcosa del genere ed è così infatti che è nato il prologo.

Una volta finito mi sono resa conto che mi aveva divertito molto scriverlo e soprattutto mi era piaciuto ciò che ne era venuto fuori.

Così ho deciso di andare avanti. Non avevo una vera idea in testa, più che altro scrivevo di istinto. Quando ho capito che stava diventando un vero racconto quasi non ci credevo.

Quando è nata la tua passione per la scrittura?

Sempre avuto la passione per la lettura, mai per la scrittura. Infatti è stata una scoperta quasi recente. Ho scelto in qualche modo di mettermi alla prova, per vedere se anche io ero in grado di creare qualcosa che poi da lettrice avrei potuto apprezzare.

Hai in programma nuove opere? Progetti per il futuro?

Ci sarebbe una sorta di continuo di questa storia. Con personaggi tuttavia differenti legati comunque al mondo di Ian e Rose. Non è ancora finito, ma non si sa mai, forse un giorno si saprà di più.