I tuoi occhi

I tuoi occhi


Mi piacerebbe guardare ancora una volta i tuoi occhi
Mentre scendi dal treno e ti volti
Per guardare me
L’orizzonte,
O la mia ombra,
Oltre l’abisso.

Mi piacerebbe sentire il suono della tua voce
Mentre mi chiedi, gentilmente,
Se il posto al mio fianco è disponibile.

Mi piacerebbe essere con te in giro per la campagna,
Tra il verde folletto e l’odore di spuma di sciampagna.
Annidandoci tra i rami in fiore.

Inevitabilmente,
Mi ritrovo a percorrere le strade della mia quotidianità; ogni giorno, ogni ora, ogni secondo, e penso a te.
Stesso parcheggio, stesso treno, stessa stazione, stessa università.

Mi nascondo.
Mi irrigidisco.
Rifletto.

Io ti vedo.
Io ti sento.
Io ti avverto sfiorare questo sentimento,
Con delicatezza, con virulenza, con totale assenza.
Dimenticanza.
Arroganza.
Ignoranza.
Entri ed esci, da me.

Mi perdo tra i tuoi occhi,
Ti perdi, nell’immensità di tutto ciò che non ti appartiene
E lontano da me
Torniamo ad essere sconosciuti.

– Lilith Hendrix

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